Il prezzemolo è una pianta erbacea di durata biennale che trova il suo habitat ideale nelle zone temperate.
Il suo nome deriva dal latino petroselium, che significa “sedano che cresce tra le pietre”.
L’origine di questa erba aromatica è piuttosto controversa: sembra che provenga dall’area mediterranea, probabilmente dall’Africa Settentrionale o dall’Asia Minore, ma oggi è coltivato in tutto il mondo.
Esistono due varietà: il prezzemolo a foglia riccia, che viene coltivato nei paesi anglosassoni come Gran Bretagna, Australia, Nuova Zelanda e Stati Uniti, e il prezzemolo a foglia liscia, diffuso soprattutto in Italia e nel bacino del Mediterraneo.
Il prezzemolo, petroselium sativum o crispum, è una pianta erbacea che raggiunge al massimo i 50 cm di altezza. È dotato di una radice principale molto robusta; le lunghe foglie possono essere arricciate o piatte a seconda della varietà, e sono di un verde intenso. Attualmente viene coltivato quasi in tutto il mondo: ama le zone dal clima mite e un terreno molto fertile e ricco di acqua. Questa pianta viene seminata tra la primavera e l’estate e cresce in circa tre settimane. Per permettere agli steli di rigenerarsi, è necessario tagliarli un po’ in alto, non alla base. Anche le radici sono molto aromatiche, ma raccolte alla fine del ciclo vegetativo della pianta, che è di circa due anni.
Il prezzemolo è conosciuto fin dall’antichità: i greci ne facevano piccole ghirlande da portare in testa durante i banchetti, perché ritenevano che portasse fortuna e stimolasse l’appetito e la digestione; i romani, invece, lo utilizzavano per adornare le tombe dei defunti. Ancora intorno all’anno mille piantare prezzemolo significava raccolti scarsi. Parallelamente a questi significati, però, iniziò a diffondersi l’uso culinario di questa erba, che fu così apprezzato da fugare ogni accezione negativa. Divenne tanto abituale da essere all’origine di un detto molto popolare in Italia “essere come il prezzemolo”, ad indicare qualcosa o qualcuno che si trova dappertutto.
Il prezzemolo è molto usato in cucina, sia come condimento che come base per salse e ornamento per i piatti. Come per molte altre erbe aromatiche, è consigliabile aggiungerlo a fine cottura, perché non perda il suo sapore intenso e pungente. Può anche essere essiccato, come nelle comode confezioni Cannamela, sempre pronte per l’uso. Nei condimenti si usano soprattutto le foglie, tritate grossolanamente, che esaltano il sapore delle pietanze e anche quello delle altre erbe aromatiche: è ideale nei piatti di pesce, nei contorni e come ingrediente di ripieni per carni o verdure. Esistono anche moltissime salse a base di prezzemolo: tra le più note, il bagnetverd piemontese, lo zimino ligure e lo zogghiu siciliano.